Missioni chirurgiche di GSI Italia in Etiopia nel 2017

Al via dai primi del 2017 il progetto di screening del cancro della cervice tra le donne, nella regione del Dawro Konta, la regione nel sud dell’Etiopia distante 500 km da Addis Abeba. La morte per tumore dell’utero è facile da diagnosticare e la neoplasia relativamente facile da operare chirurgicamente. GSI Italia avvia questo programma nella regione formando una serie di operatrici sanitarie in grado di operare i prelievi, preparare i vetrini e affidare al tecnico di laboratorio nell’ospedale di Dubbo il compito di una prima diagnosi tumorale. Una équipe di medici e di anestesisti italiani volontari, tre o quattro volte all’anno, si recherà in Etiopia per operare i casi positivi allo screening e formare i medici locali a fare diagnosi e terapia negli anni a venire.

Il Progetto

  • Finanziatori: Tavola Valdese
  • Anno di avvio: 2016

Descrizione

Il problema del tumore evolverà nel mondo nei prossimi due decenni e nel 2030 sarà il primo killer nel mondo, con circa 12 milioni di vittime in tutto il pianeta di cui quasi 9 milioni solo nei Paesi poveri. Sono le previsioni dell’Oms, rese note nel terzo Congresso mondiale per il controllo del cancro, organizzato 2 anni fa a Cernobbio dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. L’American Cancer Society stima che nel mondo muoiano di cancro circa 8 milioni di persone l’anno, 4,3 nei Paesi in via di sviluppo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, a sua volta, stima che nel 2020 i nuovi casi aumenteranno fino a 16 milioni, di cui il 55% nelle nazioni in via di sviluppo. Nel 2020, tra questi 8,8 milioni di nuovi casi, più di un milione insorgeranno nelle regioni dell’Africa sub-sahariana. La malattia oncologica è diventata un problema globale ed è un’emergenza nei Paesi in via di sviluppo. Nei Paesi in via di sviluppo «le morti per cancro passeranno da 5,5 milioni nel 2005 a 6,7 milioni nel 2015 e a 8,9 milioni nel 2030, mentre nei Paesi sviluppati i decessi oncologici saliranno dal 2005 al 2030 da 2,1 a 2,5 milioni». La previsione è che «fra 20 anni i tumori saranno la prima causa di morte, seguiti da malattie ischemiche e infarto. Nei Paesi in via di sviluppo aumenteranno i decessi legati a tutti i tipi di cancro, ma soprattutto ai tumori a polmoni, stomaco, fegato e apparato genitale femminile.

Obiettivo Generale del progetto è la prevenzione primaria e la cura dei tumori ginecologici, con misure di contrasto alla morbilità e alla mortalità delle donne nel Dawro Konta, in Etiopia.

Obiettivi specifici sono:

  • La formazione di personale parasanitario locale.
  • Il perfezionamento tecnico del personale medico ed il trasferimento di tecnologie appropriate.
  • L’avvio di un programma territoriale di screening a mezzo pap test.
  • La programmazione di interventi chirurgici per i casi positivi alla malattia tumorale.

La promozione della salute, i più importanti temi per il controllo del cancro come la prevenzione primaria, i programmi di screening, i processi organizzativi, il controllo della malattia nelle sua fase finale e gli interventi di riabilitazione, le linee guida di tipo clinico e la modalità per la collaborazione tra clinici, ricercatori, pazienti e volontari per la gestione della malattia e le sue conseguenze, sono criteri validi nel nord come nel sud del mondo. Anche il cancro sta diventando, infatti, sempre più un problema globale.

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