FORNITURA FARMACI GSI ITALIA IN LIBANO

Ad oltre un anno dalla tragica esplosione di Beirut, verificatasi nell’area portuale della città libanese il 4 agosto 2020, uccidendo 214 persone e ferendone altre 7.000, l’emergenza economica, politica e sociale prosegue ed in essa anche quella sanitaria. Un terzo degli edifici della capitale sono stati pesantemente danneggiati costringendo circa 300mila persone ad abbandonare le loro case. I feriti, molti dei quali menomati e sfigurati a vita, sono stati più di seimila. Il governo libanese ha decretato il 4 agosto giorno di lutto nazionale.

Ad esplodere sono state 2.700 tonnellate di nitrato di ammonio, materiale altamente esplosivo, che era conservato da anni in un deposito del porto.

Ad un anno da quel tragico evento, l’inchiesta è ad un punto morto, e la classe politica libanese è la responsabile del deterioramento della situazione nel Paese.  

Il presidente della repubblica libanese Michel Aoun ha ringraziato in occasione della commemorazione ad un anno dagli avvenimenti la comunità internazionale per gli aiuti ricevuti e promessi e ha invitato la Cooperazione internazionale a “non abbandonare il Libano” in una fase in cui il Paese sta affrontando delle “conseguenze devastanti” della crisi.  

Alla richiesta di aiuto rivolta dal governatore di Beirut Marwan Abboud, GSI Italia ha risposto mettendo a disposizione farmaci di prima necessità, inviati nel Paese attraverso i canali dell’Ordine di Malta e dell’esercito italiano.

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