20 ANNI DI GSI ITALIA IN MESSICO

Qualche mese fa, al rientro dal Messico per una delle occasionali visite alla famiglia in Italia, Sigismondo Lucidi, il cooperante che da oltre 20 anni opera nello Yucatan per la realizzazione di programmi di aiuto e di sostegno alle comunità indios maya di quello stato facente parte della confederazione messicana, mi riferì due episodi solo apparentemente insignificanti.
L’attività di una Ong, che come GSI Italia, lavora nel campo della solidarietà internazionale, cerca conferma nel tempo al suo impegno, nei risultati materiali prodotti nelle comunità locali nelle quali esercita la sua azione con programmi e progetti.
È dai primi anni 90 che El Hombre Sobre la Tierra, la ONG messicana che GSI Italia ha voluto creare nel Centroamerica come partner locale nei progetti di sviluppo, è governata da Angela Petruso e Sigismondo Lucidi. Venti e più anni che hanno portato alla realizzazione di 13 cooperative impegnate nei più vari ambiti dell’artigianato, dalla agricoltura biologica all’allevamento ittico, dalla manifattura di amache alla realizzazione di atelier di cucito e ricamo etnico, dalla realizzazione di villaggi turistici alla costruzione di strutture commerciali per la vendita dei prodotti delle cooperative nella città capoluogo della regione.
Un lavoro costante, convinto, intelligente che ha portato alcuni anni fa al riconoscimento e alla premiazione da parte del governo messicano di uno dei sette maggiori e meglio riusciti investimenti sociali operato nell’ambito della cooperazione internazionale in Messico .
Nella occasione della citata visita di Lucidi in Italia, nel corso di un incontro conviviale, illustrandomi l’attività di quell’anno nel territorio, il collaboratore mi riferì un evento di semplice cronaca per lui che me lo riferiva ma emotivamente molto coinvolgente per me che lo ascoltavo.
– Sai, quest’anno abbiamo avuto le elezioni amministrative in Yucatan e, pensa, dalle nostre cooperative sono venuti eletti un alcalde (sindaco) e sette assessori –
Mi stava dicendo, senza rendersene conto, che negli anni avevamo speso bene il tempo ed il denaro nostro e dei nostri donatori, andando oltre la realizzazione di attività di sviluppo materiale, avendo trasformato politicamente la realtà nella quale operavamo.
L’informazione di cronaca riferita assumeva per me il significato di una storia. La storia di un impegno di persone convinte che “se vuoi si può fare”. Si può dare una coscienza civica e una volontà di autodeterminazione a degli indios, operai della terra ed insieme costruttori di comunità, amministratori dei beni comuni e costruttori di una propria storia nuova. Da protagonisti.
Cogliere in un lampo di conversazione la fecondità di un impegno, quello comune di volontari espatriati, di soci di GSI Italia, viva ed operativa nel mondo attraverso le varie El Hombre Sobre la Tierra, Bomoyi, Faa i Tuora, associazioni volute e create da GSI Italia a supporto del proprio impegno di solidarietà verso i poveri e gli emarginati del pianeta, vale la pena di un impegno quotidiano e di una dedizione che produce risposte concrete e feconde nelle regioni delle povertà e dei coraggi, delle disperazioni e delle speranze, di cui si è scelto di essere utili strumenti del cambiamento e dello sviluppo.

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