Let the Roma youth be heard

  • Finanziatori: UE
  • Anno di avvio: 2011

Descrizione

Viviane Reding, Vice Presidente delle Commissione Europea e Commissario europeo per la Giustizia, Diritti fondamentali e Cittadinanza, il 25 Agosto 2010 ha dichiarato: “(…) Nelle ultime settimane la situazione dei Rom, la minoranza etnica più numerosa dell’Unione Europea, ha attratto l’attenzione dei rappresentanti politici ed europei. Io credo che la comunità Rom, rappresenti una parte importante della popolazione dell’UE, ed è di primaria importanze che gli stessi siano bene integrati in tutti gli Stati membri. L’integrazione di circa 10 milioni di Rom è una priorità degli Stati membri, delle Istituzioni europee, dei suoi Programmi, e dei soggetti che operano all’interno dei singoli Stati.”

Sulla base di questa considerazione il progetto “Let the Roma youth be heard”, presentato all’interno del Programma Youth in Action, con durata annuale ha proprio l’obbiettivo di facilitare la partecipazione dei giovani e la promozione delle diversità negli Stati Europei che parteciperanno al progetto, e cioè Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Romania e Spagna, e nella “candidata” Turchia. Il progetto consiste in un corso di giornalismo che si terrà a Spoleto per 40 ragazzi Rom, provenienti dai sette Paesi partner e dall’Italia, per la creazione di un giornale on-line bimestrale, “Let the Roma youth be heard”, che si concentrerà sul tema della condizione Rom e sarà disseminato attraverso diversi mezzi di comunicazione come siti web, social networks. Inoltre alla fine del progetto verrà prodotto il report “What Roma can do”, che sarà pubblicato in 8000 copie e anche questo diffuso attraverso i mezzi di comunicazione on-line.

Allegati

What roma can do

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